Parabola Zen. Ormai una delle nostre rubriche più cliccate è Zenlife. Nata per dare degli insegnamenti, la rubrica propone, di settimana in settimana, storie che fanno riflettere. Questa settimana il tema è la “diversità”. Lo si propone con una storia che si utilizza spesso nei corsi di formazione per team leader. Inferno o Paradiso, per voi sono uguali? Tutti saremmo portarti nel rispondere in maniera affermativa. Questo perché ognuno di noi conosce i propri limiti e quindi si indirizza verso l’uno o l’altro angolo dell’aldilà. Tuttavia non tutto quello che appare diverso in realtà lo è. Se ci abituassimo a guardare oltre noi stessi e rivolgere lo sguardo verso altre persone, capiremmo l’importanza di cooperare e di realizzare un futuro migliore anche per noi stessi. Vi proponiamo la parabola zen in basso con un insegnamento forte: la diversità è dentro di noi!
Conversazione tra un frate e Dio
Un giorno un frate, durante una conversazione con Dio, gli chiese “Signore, ho un dubbio, non riesco mai a cogliere la differenza tra Inferno e Paradiso”.
Dio lo accompagnò in un luogo misterioso dove c’erano due porte. Gli chiese di aprirne una e di guardare al suo interno.
Il frate rimase stupido. C’era una grandissima tavola rotonda, apparecchiata con ogni ben di Dio (era proprio il caso di dirlo. L’uomo aveva anche l’acquolina in bocca.
Notò però che le persone attorno al tavolo erano tutte denutrite. Come mai poteva essere? Erano tutti affamatissimi. Il frate osservò attentamente. Ogni persona attorno a quel tavolo, aveva attaccato al proprio braccio, dei cucchiai con dei manici lunghi.
Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po’, ma poiché il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio non potevano accostare il cibo alla bocca.
Il frate rimase attonito e impaurito davanti a tanta sofferenza. Dio gli disse che aveva appena visto l’inferno.
Fu così che il fedele fu accompagnato all’altra porta. Lo scenario era identico al precedente. Tavola rotonda, buon cibo, uomini con cucchiaia attaccato alle braccia…ma c’era una differenza. Le persone erano tutte ben nutrite. Erano felici e sorridenti.
Il sant’uomo non capiva e guardò Dio molto confuso.
“È semplice – rispose Dio – essi hanno imparato a nutrirsi gli uni con gli altri! I primi, invece, non pensano che a loro stessi”.
L’uomo capii che Inferno e Paradiso sono la stessa cosa l’unica differenza sono le persone. In fondo la diversità è dentro di noi!